Sezione: Liturgia
Articolo di: Nunzia Maddaluno
Alla riunione del Consiglio Pastorale della Comunità Pastorale tra i vari argomenti abbiamo parlato di quanto possa essere importante il canto durante la Messa.
Il canto secondo molti aspetti è da sempre stato espressione di comunità. Insieme si canta lo stesso canto. Si può parlare in modi diversi e con parole diverse. Il canto invece rinsalda l’unione del gruppo. Il canto racchiude tutte le diverse espressioni dell’uomo e del suo essere. Un cuore che canta, loda, è in festa e vive nell’amore. Il canto è una scuola che educa all’unione delle voci e dei cuori ed alla comunione fraterna.
Il canto e la musica favoriscono la fusione, danno fervore alla preghiera; essa, nella celebrazione della Messa, acquista espressione gioiosa, il mistero della sacra liturgia, l’unità dei cuori è resa più profonda dall’unità delle voci, gli animi si innalzano più facilmente alle cose celesti e la celebrazione prefigura più chiaramente la liturgia che si svolge nella Gerusalemme celeste.
Il canto del popolo deve, perciò, ritrovare tutta la sua forza e stare al primo posto. Purtroppo non sempre è dato vedere lo spettacolo meraviglioso di tutta un’assemblea pienamente attiva nel canto. Troppe bocche rimangono mute, senza sciogliersi nel canto. Si ricorda la famosa citazione di S. Agostino: “Canta chi ama” pertanto la pienezza dello spirito è sempre affidata al canto, al canto di gioia o di dolore, al canto di supplica o di adorazione, al canto di giubilo o dell’Alleluia. Il nostro non è un semplice cantare, ma è un pregare cantando. La riforma liturgica infatti ha proprio evidenziato l’importanza di celebrare cantando. È la liturgia però che deve dare senso e valore al canto e non viceversa. E’ importante avere canti diversi per momenti diversi, perché succedono fasi diverse. Inni, acclamazioni, invocazioni, canti di adorazione e di lode, canti di supplica e di ringraziamento: ecco la diversità delle forme musicali che aiutano ed esprimono i vari momenti celebrativi, creando ricchezza, solennità e bellezza. La vera funzione del canto è proprio essere un segno liturgico accompagnato dalla voce di tutta l’assemblea.
Purtroppo in questo periodo di emergenza covid nelle Chiese non è possibile tenere un libretto dei canti ed i fedeli durante la Santa Messa non avendo più il libretto non possono cantare. Ciononostante nella Parrocchia di Villanova, grazie alla collaborazione del coretto e dei catechisti stiamo sperimentando una forma di canto e di accoglienza dei fedeli particolare focalizzandoci su piccole attenzioni ed emozioni.
Nel dettaglio da alcune settimane alla Messa domenicale delle 10.00 il coretto informa i catechisti sulla scelta dei canti, i catechisti a loro volta stampano due canti per far cantare i bambini e l’assemblea decorando il foglio con dei simboli diversi. Il foglio del canto non viene lasciato sul bancone incustodito, ma una persona con gioia accoglie i fedeli augurando buona giornata e dice:” prenda il foglio in questo modo due canti possiamo cantarli insieme e sorride”.
Questa armonia e collaborazione tra coretto, catechisti e fedeli crea una rete operosa che testimonia Cristo durante la Santa Messa all’interno della propria Chiesa ed allo stesso tempo non solo cantiamo tutti insieme, ma conosciamo i fedeli creando un momento piacevole di conversazione riconoscendo il volto di Gesù nella persona che ci sta parlando e sentirci così “Fratelli tutti” all’interno della nostra Comunità Pastorale.